Arrivai a un punto in cui un cartello diceva “qui c’è la grotta dei cani abbandonati”. Ero stanco, avevo camminato tre ore e quaranta minuti dal basso all’alto di una montagna, tutto questo come sfida a me stesso. Io ero un tipo senza senso dell’orientamento. Continue reading “La grotta dei cani abbandonati”
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Carla e il Tempo
Il giorno in cui Carla perse il tempo, faceva caldo, io soffrivo, tutti soffrivano, e quell’immenso calore stagionale del Luogo anticipava ogni anno la fine della nostra Storia.
Nel Luogo non si faceva che parlare delle disastrose conseguenze dovute all’incidenza dei fattori antropici. Ci sentivamo vicini alla Fine, anche se probabilmente non l’avremmo vista noi, anche se ci toccava sopravvivere fino alla morte, a quell’idea di Fine. Continue reading “Carla e il Tempo”
Zoa e la terra
Zoa e la terra — dico proprio il terreno, l’incolto, il generante la natura — capii subito che era come anima e corpo ma senza il languore dell’anima e senza l’elemento perituro del corpo. Vegetale mobile immortale era Zoa, respirava perfettamente a terra.
Zoa era l’alito della terra. Continue reading “Zoa e la terra”
Il Principe e la Stella
E quello è Alex.
“Sono Alex, da Alessandro il Grande a sua volta da Achille piè veloce”.
“Ma come parli?” Glielo chiedevano tutti, finché un giorno non si presentò solo come Alex. Ma non era ancora quello il giorno. “Vai in porta, che sei grasso”. Continue reading “Il Principe e la Stella”
Il Sogno
Sicché, può vederla ogni giorno, di notte, soli in sogno. Qualcuno deve aver avuto pietà di lui, o qualcuno deve aver pensato, da chissà dove, che certe cose vanno fatte per salvare una parte di mondo. Continue reading “Il Sogno”
Primo racconto zen
Divise il mondo in due mondi: da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Continue reading “Primo racconto zen”
Il mondo dimezzato
Il confine è l’alba, è il tramonto: così decisero: da un lato il mondo diurno, da un lato il mondo notturno. Continue reading “Il mondo dimezzato”
Tutte le metà del mondo nostro
Parlavano, di mezzo un tavolo di vetro in trasparenza sull’abisso. Non erano più giovani, non erano più vecchi: oltre. Continue reading “Tutte le metà del mondo nostro”
Quando muore un dio
“Quando muore un dio si è tentati dal pianto eterno. Ciò che lascia questa fine dell’infinito e dell’immortale, è una fonte di dolore e incomprensione. La morte non è per tutti. E chi sa di non morire, in punto di morte ride. Quel dio sapeva di non condividere le umane sorti, sapeva che le avrebbe ugualmente condivise. Da qui, nella sua inimmaginabile potenza soverchiante, il riso del dio ci coinvolge per sempre”. Continue reading “Quando muore un dio”
Il Cerchio
La ventola gira e lui, vento in faccia sette del mattino, pensa alla morte. Alla morte si pensa di notte, a giorno finito, non dopo le due, ci si pensa prima che si appressi l’inizio e si ammetta, una volta ancora, che la vita è immortalmente ciclica.
Davanti al ventilatore pensa che i morti sognano per sempre la loro morte, ed è proprio così. Continue reading “Il Cerchio”